Guerra e ufo, quello che non sai

Oggetti volanti non identificati nella guerra del Golfo

I dischi volanti presero a farsi vedere durante le fasi del conflitto del Golfo,che vide schierati da una parte gli irakeni e dall’altra gli americani. Fra il 18 e il 19 gennaio 1991 il centro di allarme missilistico di Dharhan, sulla costa saudita del Golfo Persico, allertava le forze armate israeliane della presenza sul radar di un corpo volante in avvicinamento al territorio ebraico.

L’oggetto luminoso veniva avvistato su Tel Aviv e addirittura filmato da una troupe dell’americana CNN; un cronista americano, durante una diretta di commento alle fasi della guerra , lanciava l’allarme dicendo:” Non sappiamo se si tratti dell’attacco di uno Scud, di un aereo nemico, di una cometa o di un UFO”.

Il caso, cosi’presentato in diretta sollevò un comprensibile scalpore e negli Stati Uniti ,come in Italia le riviste ufologiche o di misteri titolarono in maniera pomposa :”Gli UFO sorvolano la guerra del golfo”. Il governo israeliano ed il Dipartimento della difesa americano dissero in seguito che si era trattato di un satellite russo in fase di rientro.

Ciò nonostante , in quello stesso periodo si verificarono diversi altri episodi curiosi: il 15 febbraio misteriose scie brillanti, che viravano di 90 gradi ,sorvolarono per circa 5 minuti la città di Dubai ed una strana luce , presa di mira dalla contra aerea irakena sorvolo’ Baghdad e poi inverti la rotta compiendo una virata di 90 gradi. L’intera sequenza veniva filmata dalla CNN e mostrata nel corso del telegiornale. Durante gli attacchi del dicembre 1998, aerei spia americani in missione sull’Iraq sarebbero stati tallonati da alcuni UFO, l’episodio avrebbe causato un tale allarme ,nelle alte sfere militari statunitensi, al punto da coinvolgere il telefono rosso della Casa Bianca.

Il 17 dicembre , ad un giorno dall’annuncio della riapertura delle ostilità contro l’IRAQ, il presidente Clinton era impegnato in una conferenza stampa alla Casa Bianca ,trasmessa in audio su internet dalla CNN. In una pausa per la sessione di foto per la stampa ,Clinton interrompeva una sua conversazione con Sandy Berger ,consigliere della National Security Agency, per riprenderla sottovoce mentre i fotografi continuavano il loro lavoro.

I microfoni della CNN però. non erano spenti e, per quanto i due parlottassero, si captarono alcune frasi “jet U2…Diversi UFO …chiamerò al telefono rosso..Astronavi…Li stavano tallonando..dicono che hanno esseri umani”. Da una ricostruzione della conversazione sembra che un aereo U2 in missione sull’Iraq fosse stato inseguito a breve distanza da un Ufo e che Clinton attendesse ulteriori ragguagli sul caso tramite il famoso “telefono rosso” di emergenza.

Il 16 gennaio dell’anno seguente,alle 2.31 antimeridiane, mancavano solo 24 ore all’operazione DESERT FOX, quando le telecamere a visione notturna della CNN registravano la presenza nel cielo iracheno di un oggetto volante triangolare ,simile a molti Ufo avvistati negli anni precedenti sull’Europa e sul Giappone.

Le batterie antiaeree di Saddam Hussein aprivano immediatamente il fuoco contro l’intruso, ma senza esito. L’ufologo americano Joseph Trainor si disse sicuro che Ufo triangolari erano stati avvistati sull’Iraq prima e durante l’operazione militare americana, opinione condivisa dal collega Ignatius Graffeo secondo il quale ,dieci ore dopo l’avvistamento della CNN, una formazione a V di UFO avrebbe sorvolato Baghdad.

Ovviamente su questi episodi è molto difficile esprimersi: troppi ordigni strani volarono nel cielo,all’epoca della guerra del Golfo e troppe leggende vennero alimentate dalla stampa , non ultima la sparizione di interi battaglioni irakeni nel deserto.

Un’altra storia non verificabile , veicolata come un documento top-secret via internet dalla “THE UFO BBS” (www.ufobbs.com) riguarda la dichiarazione di un certo colonnello Gregor Petrokov, ufficiale russo distaccato nel deserto saudita all’epoca della guerra del Golfo, che sarebbe stato testimone del recupero di un disco volante abbattuto dagli americani.

Petrokov sarebbe stato allertato dai militari sauditi affinchè si recasse con alcuni colleghi come esperto nel deserto di Barren , a 250 miglia da Riyadh.

Lo stesso invito venne altresì rivolto ai militari americani, inglesi e francesi. Compito del team russo sarebbe stato analizzare i misteriosi frammenti sparpagliati sulla sabbia ed il veicolo discoidale schiantatosi nel deserto, composto da un materiale mai visto prima e recante delle scritte in un alfabeto assolutamente sconosciuto. Secondo Petrokov, l’UFO era stato intercettato da un F-16, contro il quale aveva aperto il fuoco.

Il caccia Americano aveva risposto a sua volta , lanciando due missili che avevano raggiunto in pieno il bersaglio. Sul luogo del crash Petrokov, al quale i sauditi a sorpresa vietavano di toccare qualsiasi cosa, trovavano un ordigno circolare di 15 piedi, con tre piccoli sedili, non vi era traccia alcuna dei piloti, che gli americani avrebbero cercato invano per tutto il deserto, con gli elicotteri.

Petrokov sostenne infine che le forze armate USA avrebbero sequestrato ogni cosa ed allontanato i militari degli altri paesi, imponendo loro di non parlare. Non vi è modo ovviamente di verificare l’attendibilità di questa storia ,sappiamo peraltro che l’Arabia Saudita è un paese più aperto di altri circa la divulgazione del fenomeno UFO: libri ufologici in arabo,pur se pubblicati in Libano e in Giordania, sono in vendita nelle librerie di Riyad ,

e quotidiani come”Iquetisahdiya” riportano notizie di avvistamenti, come l’episodio del 28 marzo 1997, quando a Jebail , nella parte est dell’Arabia saudita,una luce blu ovale venne avvistata da diversi campeggiatori.

Nell’ottobre 1996, il giornale riferiva di un ufo che volava scintillando da est ad ovest, si era fermato per un minuto a dieci metri dal suolo, dando la possibilità ad un testimone di osservarne la forma in dettaglio: una sfera con oblò da cui usciva una luce rossa e con delle luci bianche in cima. Un altro testimone dichiarava di aver raccolto un pezzo di cristallo, presumibilmente caduto dall’UFO, ma questo reperto si sarebbe misteriosamente smaterializzato nelle sue mani. In seguito l’UFO si sarebbe allontanato.

Un altro episodio curioso, tratto probabilmente da un tabloid scandalistico e pubblicato in inglese nel sito inglese della Ufo BBS, riferiva con enfasi che”una pattuglia da guerra americana, di istanza nel Golfo Persico, aveva abbattuto un Ufo durante gli scontri con Saddam Hussein, in occasione dell’operazione Tempesta nel Deserto. In seguito una nuova missione era stata incaricata di recuperare i frammenti dell’UFO. L’oggetto era stato rilevato dal radar e si muoveva in modo erratico.

L’ordine di abbatterlo era stato dopo che erano stati allertati gli equipaggi di diverse navi americane, incluse la USS Wisconsin, L’USS England e l’USS O’Brien. e due fregate inglesi, la HMS Battieaxe e la HMS Jupiter. Tutte le navi presenti in quell’area avevano aperto il fuoco contro la nave aliena ,descritta come un piatto di cromo che emetteva un rumore penetrante simile a quello dei jet. Dell’abbattimento dell’Ufo si era saputo quando i rapporti dei servizi segreti del Pentagono erano stati parzialmente resi noti, per motivi di sicurezza nazionale molti dettagli erano rimasti classificati TOP SECRET”.

Ma le voci circa l’incidente con l’UFO sono state verificate dal giornalista londinese Anthony Edens ,che ha avuto accesso agli archivi americani a Londra ,che dichiarava: Secondo quanto affermato, il presidente George Bush in persona-ex capo della CIA avrebbe dato ordine di recuperare l’oggetto e i frammenti, utilizzando satelliti spia. L’articolo terminava affermando che molti americani scomparsi in IRAK, quell’estate erano stati rapiti dagli alieni…

Non meno curiosa la notizia secondo cui, il 25 luglio 1999 una misteriosa creatura che aveva terrorizzato la popolazione di Mafraq (Giordania occidentale) sarebbe stata catturata dalle autorità giordane. Secondo quanto dichiarato dal governatore di Mafraq, l’essere inizialmente scambiato per un gatto selvatico, avrebbe avuto una testa molto piccola ,con occhi sproporzionatamente grandi, avrebbe mutilato per mesi galline e piccioni sino a che non sarebbe stato catturato. Ribattezzato Al-Massara dalla popolazione locale,non sarebbe stato identificato in alcun animale conosciuto dai veterani locali.

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Guerra e ufo

Cesare Valocchia

Cesare Valocchia è nato a Roma nel 1970. Perito tecnico in telecomunicazioni con alle spalle corsi specialistici in fibre ottiche e trasmissione dati, coltiva due passioni: il volontariato e l’ufologia. Istruttore di manovre di rianimazione cardio-polmonare adulto e bambino, ha raccolto le sue esperienze di volontario sui mezzi del servizio di emergenza sanitaria nazionale 118 di Roma in un ebook dal titolo: “ Non dirmi grazie ”. Il suo motto è: Aiutare chi soffre è il miglior pagamento. Dai primi anni 90 si occupa di avvistamenti e dal 2011 cura personalmente il sito di ufologia www.myuforesearch.it del quale è responsabile. Le sue ricerche sul legame apparizioni mariane e fenomeno ufo sono disponibili nel suo sito. E’ membro del Cun ( Centro Ufologico Nazionale), sulla cui rivista ufficiale è stato pubblicato, nel maggio 2017, il suo studio sugli oggetti volanti non identificati a Medjugorje.

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