Ufo e alieni nelle apparizioni di Peñablanca

L’apparizione mariana in Chile e l’indovinello della Vergine Maria

Negli anni ’80, un fenomeno misterioso e apocalittico si verificò in Cile, quando la Vergine Maria apparve a Miguel Ángel Poblete, un giovane di 17 anni, povero e analfabeta. Queste apparizioni, avvenute tra il giugno 1983 e il giugno 1988, sul Monte Carmelo di Peñablanca, alla periferia di Valparaíso, hanno scosso la comunità con messaggi profetici e avvertimenti sul futuro. Le apparizioni come sai sono di natura aliena, intergalattica, gli artefici sono esseri dimensionali.

La storia di Poblete inizia con la Beata Vergine che gli rivela messaggi apocalittici, richiamando paragoni con le apparizioni di La Salette, F átima, Garabandal e Akita. I messaggi trasmettevano avvertimenti riguardo a ciò che avrebbe atteso l’umanità alla fine dei tempi, se non si fossero verificati cambiamenti significativi nei comportamenti e nelle azioni peccaminose. Come leggeremo la profezia annunciata non sfocia da nessuna parte perchè questa razza extraterrestre cerca solo nutrimento dalla paura e dalle preghiere.

Per cinque anni, la “Bianca Signora della Pace” ha comunicato quasi 500 messaggi pubblici a Poblete, registrati durante le sue estasi, con la partecipazione di circa un milione di persone. La Vergine si è presentata a lui con vari titoli, tra cui “Colei che piange” e “Corredentrice”, offrendo richieste specifiche come la consacrazione al Cuore Immacolato e la recita mensile del Santo Rosario.

Durante queste apparizioni, si sono verificati eventi straordinari, tra cui apparizioni di immagini religiose nel cielo, danze del sole e stigmate simili a corone di spine. Ci furono anche comunioni mistiche con ostie sanguinanti, offerte dall’Arcangelo San Michele. Studi medici su Poblete descrivevano fenomeni apparentemente inspiegabili, come emorragie psichiche e sanguinamenti. Tutto ciò fa parte di una coreografia volta ad accrescere la credenza popolare, ecco che stigmati, estasi e miracoli sono frutto di oggetti volanti non identificati.

Nonostante la portata dei messaggi e gli eventi straordinari, l’apparizione di Peñablanca fu oggetto di attacchi e discreditazioni sia durante che dopo il suo svolgimento. La Chiesa reagì con scetticismo, e il vescovo della diocesi di Valparaíso vietò a Poblete di salire sul Monte delle Apparizioni.

Le accuse circolarono, sostenendo che queste apparizioni fossero un’operazione segreta della dittatura militare cilena dell’epoca, volta a sopprimere le critiche dei vescovi alle violazioni dei diritti umani sotto il regime di Augusto Pinochet. Il vescovo di Valparaíso, monsignor Francisco de Borja Valenzuela, si espresse contro le apparizioni, rompendo con la prassi che solitamente aspetta la fine delle apparizioni per prendere una decisione.

Alcuni sacerdoti progressisti si unirono alla critica, reagendo non solo alle parole della Madonna contro i sacerdoti, ma anche contro i messaggi apocalittici. La Vergine, in uno dei suoi messaggi, aveva condannato i sacerdoti per la loro empietà e amore per denaro, onore e piacere, definendoli “fogne d’impurità”.

La tensione raggiunse l’apice quando Poblete fu vietato di salire sul Monte delle Apparizioni. Tuttavia, la Madonna stessa andò incontro a lui, sottolineando l’importanza delle sue rivelazioni. Si diffuse l’ipotesi che la Chiesa volesse tacere le apparizioni per proteggere la propria immagine in un periodo politicamente delicato.

Nel mese di ottobre del 1983, la Beata Vergine diede un messaggio simile a quelli di La Salette e Garabandal, criticando i sacerdoti per la loro vita empia e la celebrazione negligente dei sacramenti. La reazione della Chiesa fu simile a quella in Garabandal, con il vescovo vietando a Poblete di salire sul monte.

Le accuse di un’operazione segreta della dittatura si intensificarono, alimentando la divisione all’interno della Chiesa. Poblete obbedì al divieto del vescovo, ma la Madonna andò incontro a lui, sottolineando l’importanza delle sue rivelazioni.

La Madonna, in uno dei suoi messaggi, aveva avvertito della vicinanza di una grande confusione nel mondo, prevedendo una guerra mondiale imminente. Aveva esortato alla preghiera, alla penitenza e alla conversione dei peccatori, avvertendo che i calici erano traboccati e i flagelli avevano avuto inizio. Ma quale guerra mondiale imminente? La manipolazione mentale aliena gioca non solo sulle visioni dell’inferno ma anche su questa violenza psicologica continua circa una guerra apocalittica mondiale per nostra buona sorte solo una bugia.

Miguel Poblete come tutti i suoi “colleghi veggenti ” è stato vittima di estasi e di visioni provocate e dobbiamo ricordare, fu protagonista anche di fenomeni di materializzazione dell’ostia, ed analgesia simili a quelli verificatisi a Medjugorje. Ecco qui sotto aluni esempi di immagini tra lo stupore della folla. Sono foto reali dell’epoca, nessuna computer grafics, photoshop o AI.

Miguel Angel Poblete veggente
Miguel Angel Poblete de que muriò
Miguel Angel Poblete profezie

Nell’apparizione numero 162 del 22 luglio 1984, la Madonna consegnò a Poblete una parabola che, secondo quanto riferito, criptava la data dell’inizio della Terza Guerra Mondiale. La parabola coinvolgeva tre pastori con differenti greggi, e il loro ritorno con numeri diversi di pecore e cibi dopo averle fatte pascolare in luoghi differenti.

Il messaggio finale della Vergine avvertiva che la pace nel mondo era ciò che desiderava, ma la guerra e la povertà sarebbero state inevitabili a causa dell’ira divina. La Madonna esortava alla preghiera come mezzo per evitare gli eventi apocalittici annunciati. Bugie, sempre e solo bugie di razze aliene ostili.

Profezie mariane e minacce della Vergine Maria

Le apparizioni mariane a Peñablanca sono state caratterizzate da messaggi apocalittici, eventi straordinari e una controversia significativa. La reazione della Chiesa, i divieti imposti e le accuse di coinvolgimento politico hanno contribuito a rendere questa storia un capitolo complesso nella narrativa delle apparizioni mariane.

Ha avvertito di “non giocare con la natura, con ciò che Dio ha creato”. 

E che «i giovani di questi tempi non pensano altro che a divertirsi e a fare scandali».

Ma ha aggiunto: “Non sono venuto qui per minacciarvi. Se pregate il rosario, fate sacrifici e osservate i miei messaggi, tutto ciò che vi ho annunciato non accadrà.  

Ma molti di voi fingono di essere sordi. Molti di voi non vogliono vedere, non vogliono sentire.

 “Che ci sia la pace nel mondo è l’unica cosa che desidero, che tutti raggiungano il Paradiso. “Non voglio la perdita di nessuno dei miei figli.”

Ma ha avvertito: «i calici sono traboccati e sono cominciati i flagelli. Il mondo è pieno di odio e risentimento. Con la tua preghiera puoi fare tante cose”.

“Penitenza, penitenza per la conversione dei peccatori”

E ha parlato della terza guerra mondiale.

“Il mondo è vicino a una grande confusione. Ci sarà guerra in tutto il mondo. La povertà ci sarà anche nelle capitali più grandi”, ha detto la Vergine.

“Sfortunati gli abitanti della Terra! Dio sta per sfogare la sua ira e nessuno potrà sfuggire a tanti mali messi insieme.”

E nell’apparizione n. 162 di domenica 22 luglio 1984, la Madonna ha raccontato a Poblete una parabola, che indica la data dell’inizio della Terza Guerra Mondiale.

Ci sono 3 pastori, il primo aveva 100 pecore a carico, il secondo 40 e il terzo 10 pecore.

Le portarono a pascolare in diversi pascoli.

E quando venne il momento, ognuno tornò dal suo capo con un diverso numero di pecore.

Infine, la Vergine disse a Poblete, “chiunque decifra questo conoscerà la data della Terza Guerra Mondiale, per stare all’erta”.

La Vergine si mette a fare gli indovinelli ora?

I pastori portavano le loro pecore al pascolo.

Quello con le 100 pecore le lasciò su una strada, vicino a burroni e burroni, con un terreno pieno di ortiche.

Il secondo lasciò le sue 40 pecore sulla riva di un grande lago. Molte annegarono, mentre le altre attraversarono zone piene di cardi.

Colui che aveva 10 pecore le portò in cima ad una collina piena di erbe aromatiche.

Si prendeva cura di loro, vegliava su di loro e quando avevano fame si assicurava che mangiassero e quando avevano sete si assicurava che bevessero.

Quello con le 100 pecore finalmente arrivò dal suo capo con solo 65; quello con 40 pecore, con solo 16 e quello con 10 pecore, le aveva tutte e 10 molto ben nutrite.

Il capo disse a quello con le 100 pecore : Ti mancano le pecore.

Rispose: Sono perdute signore. Ebbene, vai a cercarle disse il capo.

Al che il pastore rispose con una bugia che fu ben presto scoperta: Non possono andare a cercarle, perché forse sono state rubate.

Il padrone, poiché questo pastore non si era preso cura delle pecore e le aveva lasciate sole e per questo molte ne erano morte gli tolse il 10% del salario.

L’altro pastore, quello con le 40 pecore e che ora è arrivato con 16, si era scusato con il suo capo dicendo: un pastore di nome Pedro me le ha rubate.

E il capo gli disse: Chi te le ha prese?Un pastore di nome Pablo.

Alla fine il capo chiese ancora: chi te le ha prese?

La risposta fu un pastore di nome José. Il capo disse: hai sbagliato tre volte.

Ti sei contraddetto!  Cosa hai fatto veramente con quelle scomparse?

Il pastore, temendo di perdere la vita o lo stipendio, disse: Forse sono là fuori.

Il capo, che sapeva tutto, dichiarò: non avete saputo prendervi cura di loro e sono andate annegate  o perse.

Avrai una punizione: prenderò l’otto per cento del tuo stipendio.

Quello con 10 pecore, che era il terzo pastore, arrivò con 24 , e il capo gli disse: Non ne avevi  10 a carico?

E il pastore rispose: Lungo la strada ho trovato queste pecore morenti chiedere aiuto.

Le ho consolate e li ho guarite, perché sono tue;  ed hanno il tuo marchio.

Il capo vide che erano le sue e disse: Mi hai portato quelle che ti avevo commissionato e quelle che stavano per morire.

Ti darò non solo lo stipendio, ma anche il Regno dei Cieli.

Interpretazione della parabola di PEÑABLANCA sulla data della terza guerra mondiale

Allora Michelangelo ha dato la sua interpretazione ripetendo ciò che gli è stato spiegato: Chi ha orecchi ascolti, e chi la decifra capirà le altre profezie.

Il capo è Nostro Signore Gesù Cristo. Quello con le 100 pecore è un Vescovo sbadato e per questo è andato all’inferno.

Quello con le 40 pecore è un prete che è andato in purgatorio perché non gli importava abbastanza.

Quello con le 10 pecore è un alto sacerdote, che va in cielo, per l’amore dimostrato al suo Signore.

Quella delle 40 pecore è legata alla quinta lettera dell’alfabeto greco. Chiunque decifra questo conoscerà la data della Terza Guerra Mondiale.

Le prime pecore disperse (35) del cattivo vescovo andato all’inferno non sarebbero state conteggiate, a causa del suo cattivo esempio, andarono perdute e insieme a lui le condusse alla perdizione e furono condannate.

Come ha detto la Vergine in altre apparizioni, anche vescovi, cardinali e sacerdoti sulla strada sbagliata ne porterebbero molte con sé.

Il secondo sacerdote che andò in purgatorio ne perse 24, ma poiché andò in purgatorio anche loro si salvarono insieme a lui; Poiché non sono stati condannati, vengono contati.

E il terzo buon sacerdote che andò in paradiso non perse nessuno di quelli che già aveva, ma ne salvò anche altri 14 che non erano con lui.

Beh ovviamente si contano anche questi 14.

Quindi 24 più 14 fa 38, il numero di pecore salvate.

E il 1984, che è la data in cui la Vergine raccontò questa parabola, ma 38 equivale al 2022, e questo è il possibile anno della guerra.

 La vicenda di Miguel Ángel Poblete, il veggente, si concluse tragicamente con il suo suicidio, lasciando dietro di sé interrogativi irrisolti e divisioni persistenti nella comunità.

Fini’ nel tunnel dell’alcol e si  sottopose anche a cure ormonali per cambiare sesso.

Morì nel 2008 all’età di 42 anni di cirrosi epatica, ancora oggi l’apparizione ha molti seguaci, anche tra i sacerdoti.

Non mi sembra che abbia goduto tanto della sua protezione per come è finita, di fatto siamo polli d’allevamento da spremere e nulla di più da parte di questi alieni ostili ed ingannevoli, anche l’indovinello non aveva alcuna risposta, nessuna profezia apocalittica ma un modo per far vivere nella paura costante il genere umano.

Cesare Valocchia

Cesare Valocchia è nato a Roma nel 1970. Perito tecnico in telecomunicazioni con alle spalle corsi specialistici in fibre ottiche e trasmissione dati, coltiva due passioni: il volontariato e l’ufologia. Istruttore di manovre di rianimazione cardio-polmonare adulto e bambino, ha raccolto le sue esperienze di volontario sui mezzi del servizio di emergenza sanitaria nazionale 118 di Roma in un ebook dal titolo: “ Non dirmi grazie ”. Il suo motto è: Aiutare chi soffre è il miglior pagamento. Dai primi anni 90 si occupa di avvistamenti e dal 2011 cura personalmente il sito di ufologia www.myuforesearch.it del quale è responsabile. Le sue ricerche sul legame apparizioni mariane e fenomeno ufo sono disponibili nel suo sito. E’ membro del Cun ( Centro Ufologico Nazionale), sulla cui rivista ufficiale è stato pubblicato, nel maggio 2017, il suo studio sugli oggetti volanti non identificati a Medjugorje.

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